Sartre in Baol di Stefano Benni: scegliere è contagioso

Una città notturna stilizzata; un manifesto del regime

La mia generazione è stata segnata dai romanzi di Stefano Benni, al punto che quando se ne parla fra amici segue una serie di titoli che si ripetono sempre.
Il mio preferito è un titolo che ricorre molto raramente: Baol. Una tranquilla notte di regime.
La verità è che a me piace tanto perché, nella chiamata alla missione del personaggio principale, ci ritrovo la risposta morale esistenzialista più profonda che un uomo possa dare:
• «Scegliendo me stesso, scelgo l’uomo» (fr. En me choisissant, je choisis l’homme)
• «L’uomo è responsabile di tutti gli uomini» (fr. L’homme est responsable de tous les hommes)
I più attenti avranno trovato la citazione della conferenza di Sartre L’esistenzialismo è un umanesimo.

Trama, ma solo quella che serve

Sei un mago Baol e vivi in un’Italia governata da un regime. Sai che dovresti fare qualcosa di più in quanto mago Baol, ma da un po’ di tempo tu non sei più lo stesso.
Ebbene sì, da quando è finita con Alice tutte le cose non sono più le stesse.
Sei talmente segnato dalla fine della tua storia d’amore con Alice che nel romanzo dirai:

«Ho conosciuto solo una persona speciale» — dissi stringendo il bicchiere. — «Un giorno, svegliandomi, le dissi: “Alice, Alice, cos’è cambiato tra di noi?”». E lei mi rispose: «“Ma io non sono Alice!”».
Allora capii.

Fatto sta che Alice si presenta da te non per ricordare i vecchi tempi, ma perché ha bisogno di te. Ha bisogno di un mago Baol per compiere una missione importantissima che porta con sé grandissimi rischi.
E tu cosa farai? Sei un mago Baol; ti infili il cappotto, tiri su il bavero e la segui fuori dal locale. Il barista ti urla dietro; il cappotto non era il tuo (questa era quasi così nel romanzo, l’ho un po’ parafrasata e, mentre la racconto sto sorridendo).

L’idea che lavora qui

Qui potrebbe esserci un piccolo spoiler. Alla fine dell’avventura Alice rivela la vera natura di Bedrosian Baol. Gli rivela che lui è soltanto un’idea che ha dato forza al gruppo nei momenti più difficili. Un’idea priva di compromessi, primitiva, pura.
Bedrosian Baol è colui che ci dà l’idea e la forza di lottare contro le ingiustizie e cambiare le cose.

Chiusura

Per Sartre, l’esistenza precede l’essenza: non siamo ruoli; siamo le azioni che scegliamo. La mala fede è recitare un copione per non decidere.
Baol ci serve per ricordarci che la via comoda, quella del copione, del protocollo, del ruolo, evita l’angoscia della scelta, ma ti rende complice.
Baol ci interroga su noi stessi, sulle nostre scelte etiche e morali, chiedendoci: quale ruolo sto recitando per non fare la cosa giusta?

Dati & contesto

  • Romanzo: Baol. Una tranquilla notte di regimeStefano Benni, 1990
  • Lente: Jean-Paul Sartre, L’esistenzialismo è un umanesimo (1946): responsabilità, mala fede, azione

← Leggi gli ultimi articoli

← iscriviti alla newsletter